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Torino : Einaudi, 2021
Abstract: Il mito di Napoleone, «l'uomo che suonava la musica dell'avvenire», continua a coinvolgere e intrigare sempre nuove generazioni. Di che cosa è fatta la sua eccezionalità? Come si è sviluppata e che cosa ha prodotto? Dopo N. (Premio Strega 2000), che racconta i dieci mesi dell'Elba, Ernesto Ferrero ha continuato a indagarne gli aspetti che possono rivelarlo meglio e che ci toccano più da vicino: le inesauribili capacità organizzative, le tecniche di comunicazione, la progettualità visionaria, l'introduzione della meritocrazia, il culto del budget, le politiche economiche e culturali, l'attenzione per l'arte e per il libro, la rifondazione della macchina dello Stato, a partire dal Codice civile. Con una narrazione incalzante e in un fitto intreccio di storie e personaggi, il libro condensa in venti temi-chiave le ragioni di un'ascesa e di una caduta fuori misura (dalla prima campagna d'Italia all'Egitto, dalla Russia a Waterloo, all'esilio sull'isola di Sant'Elena) e i retroscena di un «sistema operativo» che fa di Napoleone il fondatore della modernità.
16 febbraio 2022 alle 11:37
Ferrero riesce in questo libro a restituire l'idea, l'immagine, le azioni, il carattere e la storia di uno dei personaggi più emblematici della modernità. In agili capitoli "tematici" si tratteggiano gli aspetti più caratteristici di Napoleone. Spesso la saggistica su questo argomento è ostica per il lettore generalista o, nel caso fosse più divulgativa, si svolge comunque su centinaia di pagine. Questo libro ha il pregio di appassionare in maniera agile e discorsiva. Per chi volesse approfondire, la nota bibliografica in appendice, dà una serie di efficaci spunti di approfondimento.
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