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La versione di Cochi
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PONZONI, Aurelio

La versione di Cochi / Aurelio Ponzoni ; a cura di Paolo Crespi

Milano : Baldini+Castoldi, 2023

I fenicotteri

Abstract: Sessant’anni di spettacolo, sessant’anni di teatro, cabaret, cinema, tv, sessant’anni nell’immaginario degli italiani. Pur se strettamente legata, nella popolarità di un pubblico vastissimo, a quella del socio e amico di una vita Renato Pozzetto, la carriera di Aurelio «Cochi» Ponzoni ha preso abbastanza presto strade diverse, sia per quanto riguarda il cinema, sia a teatro. Qui, in particolare, la personalità di Cochi ha avuto modo di esprimersi, già a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, in tutta la gamma dei registri e delle situazioni, in ruoli tradizionali, mai scontati, e in altri più sperimentali, intrapresi grazie a un’insaziabile curiosità intellettuale. Il libro, scritto con la collaborazione di Paolo Crespi, è un memoir che trascina il lettore nella vita di Cochi a partire dai ricordi d’infanzia e della guerra fino alle avventure artistiche più recenti, aprendo squarci inediti sulla vita di una delle personalità più note e riservate della scena italiana. «Tutta la storia» per i lettori di più generazioni di fan, dagli orfani del mitico Derby Club ai giovani spettatori delle ultime avventure, non solo teatrali, del protagonista.

Alfabeto Poli
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Poli, Paolo <1929-2016>

Alfabeto Poli / a cura di Luca Scarlini

Torino : Einaudi, 2023

L'arcipelago Einaudi ; 247

Abstract: Sin dagli esordi Paolo Poli ha guardato il mondo con l'ironia fantasmagorica di chi sa che per restituire lo spirito delle cose, per disinnescare censure e conformismo, c'è bisogno di ridere, e di far ridere. Dall'asilo delle suore alla girandola dei travestimenti nell'avanspettacolo; dall'incontro con Hitler e Mussolini quando era un giovane balilla alle uscite con Laura Betti per rimorchiare in piazza di Spagna (Eravamo povere, ma belle e bionde); dalla cinghia tirata negli anni della televisione - quando mangiava soltanto un uovo sodo al giorno - allo scimmiotto peloso con cui andava a letto da bambino dopo aver visto King Kong (E da li poi ho continuato). Attraversando mezzo secolo di interviste (cartacee, radiofoniche e televisive - molte disperse, quasi introvabili), Luca Scarlini ha costruito un sillabario poetico e brillante: una sarabanda di racconti spericolati e divagazioni fulminanti. Sullo sfondo di un'Italia colta nei suoi aspetti meno prevedibili, sfila una galleria di personaggi indimenticabili, da Zeffirelli a Parise, da Franca Valeri a Pasolini. La celebre spigliatezza e il genio radente dello sguardo di Paolo Poli si coniugano a qualche sprazzo di garbata malinconia, fino a fondare in qualche modo un'etica della leggerezza. In ciascuno di questi lemmi infatti c'è una lezione da imparare (ridendo e scherzando, come dai migliori maestri), perché è un libro scritto vivendo.

L'orizzonte di notte non esiste
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SCAVO, Nello

L'orizzonte di notte non esiste / Nello Scavo

San Cesario di Lecce : Manni, 2022

Abstract: Con una prosa coinvolgente che ha il ritmo del reportage, Nello Scavo mette in scena una riflessione sui migranti. Racconta del viaggio in cui cerca di arrivare dalla Somalia all'Etiopia - ma la guida non lo accompagna, perché troppo pericoloso per un walking dollar; racconta di Simba, il bimbo ivoriano soccorso dalla nave Mare Jonio forzando il blocco del governo italiano, insieme agli altri venti "invasori col pannolino" e ad altre ottanta persone; racconta dei bambini siriani che ad Antiochia lavorano per poche lire al giorno come calzolai, panettieri, raccoglitori di patate; racconta del campo profughi di Moira, in Grecia, e dei sudamericani che tentano di oltrepassare il confine dal Messico verso gli Usa, dove i contrabbandieri sono pagati per scagliare al di là del muro, chiusi in sacchi, dei ragazzini come fagotti. Un testo che ricorda l'assurdità del concetto di "confine", soprattutto quando dall'altra parte c'è un essere umano che ha bisogno di valicarlo.aCon una prosa coinvolgente che ha il ritmo del reportage, Nello Scavo mette in scena una riflessione sui migranti. Racconta del viaggio in cui cerca di arrivare dalla Somalia all'Etiopia - ma la guida non lo accompagna, perché troppo pericoloso per un walking dollar; racconta di Simba, il bimbo ivoriano soccorso dalla nave Mare Jonio forzando il blocco del governo italiano, insieme agli altri venti "invasori col pannolino" e ad altre ottanta persone; racconta dei bambini siriani che ad Antiochia lavorano per poche lire al giorno come calzolai, panettieri, raccoglitori di patate; racconta del campo profughi di Moira, in Grecia, e dei sudamericani che tentano di oltrepassare il confine dal Messico verso gli Usa, dove i contrabbandieri sono pagati per scagliare al di là del muro, chiusi in sacchi, dei ragazzini come fagotti. Un testo che ricorda l'assurdità del concetto di "confine", soprattutto quando dall'altra parte c'è un essere umano che ha bisogno di valicarlo.

Con fili e senza fili
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Corti, Donatella

Con fili e senza fili : teatro di figura, educazione e passione civile / Donatella Corti

Ginod (AO) : End, 2022

Contro le barbarie
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Strehler, Giorgio

Contro le barbarie : scritti politici e civili / Giorgio Strehler ; a cura di Stella Casiraghi ; prefazione di Aldo Cazzullo

Milano : Zolfo, 2022

Le storie ; 32

Abstract: «L’Europa è ancora tutta da inventare ma è già un meraviglioso Paese unitario, fatto di bellezze naturali, idee, architetture, musiche: un corpo in cui i cromosomi e i geni di ciascun popolo concorrono con le loro qualità più alte a definirne i caratteri… Io credo che se l’intelligenza, il senso della storia, la capacità intellettuale reggeranno le strutture dell’Unione Europea, sarà gettato un seme fecondo per la nascita di una nuova Patria». Negli ultimi anni di vita Giorgio Strehler scrive queste parole che sentiamo bruciare sulla nostra pelle. Non è andata così, l’Europa arranca e i conflitti dilagano. Le pagine che pubblichiamo mettono in scena molte delle sue riflessioni civili – e in qualche misura anche politiche – che abbracciano oltre cinquant’anni di storia del nostro Paese (1942-1997). Le proponiamo a venticinque anni dalla scomparsa del regista, rivisitando amaramente i grandi temi del suo impegno che sono stati la strada maestra per riaffermare i valori di un antico e nuovo Umanesimo europeo. Così vi leggiamo lo sconcerto per le illusioni infrante della Resistenza, l’insofferenza per la perdita del senso delle istituzioni, l’avvilimento di fronte al propagarsi dell’indifferenza sociale, la rabbia per i continui tentativi del sistema di relegare la cultura al suo servizio. Sino all’ultimo, Strehler non smette di ribadire nel dibattito politico e civile il ruolo centrale della cultura. Prefazione di Aldo Cazzullo.

Fare teatro non significa fare la recita
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Dentale, Helga

Fare teatro non significa fare la recita : le valenze pedagogiche del teatro / Helga Dentale

Torino : Lindau, 2022

Le querce

Abstract: A scuola fare teatro coincide spesso con "fare la recita". Ma il gioco del teatro è molto di più: è un mediatore didattico caratterizzato da una ricchezza di linguaggi che ci consentono di esplorare la voce, il corpo, le emozioni, il pensiero. Il linguaggio teatrale è uno strumento pedagogico fondamentale: permette al bambino di comunicare, sviluppare autoconsapevolezza del sé corporeo, intelligenza emotiva, empatia, pensiero creativo. Seguendo la struttura dei percorsi e le attività proposte, il lettore potrà sperimentare questo modo di fare teatro insieme ai bambini: il "laboratorio teatrale" diviene lo strumento per promuovere una scuola creativa, inclusiva, incentrata sulla scoperta e la sperimentazione.

Gigi Proietti
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Montemagno, Daniela

Gigi Proietti : una biografia / Daniela Montemagno

Cantalupo in Sabina : Edizioni Sabinae, 2022

Abstract: Dal debutto sotto gli occhi ammirati di Ennio Flaiano fino alla morte improvvisa il giorno del compleanno, un coup de théâtre come ad emulare Shakespeare, la vita artistica di Gigi Proietti è un susseguirsi di esperienze eterogenee, molto diverse tra loro, eppure per certi versi simili. Questo volume intende ripercorrerle attraverso interviste, recensioni e documenti d'epoca per ricostruire una carriera eccezionale forse non del tutto nota al grande pubblico. Attore, doppiatore, regista, cantante, musicista, conduttore, direttore di teatri, produttore di spettacoli, docente di recitazione... lui stesso, che diceva di poter ironizzare su tutto tranne che sulla guerra e non era privo di umiltà, avrebbe voluto sulla propria epigrafe la scritta "È stato curioso, così curioso da inseguire troppe ipotesi". Quello che ha sempre animato la sua ricerca espressiva, che fosse per il teatro d'avanguardia o quello leggero, per una regia lirica o soltanto il racconto di una barzelletta è infatti la grande curiosità mai soddisfatta per il mistero e il fascino della comunicazione in scena. E in fondo rimane un mistero anche su chi sia stato veramente l'artista Proietti, eppure tanto popolare

Il poeta d'oro
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MARINO, Massimo

Il poeta d'oro : il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia / Massimo Marino

Firenze ; Lucca : La casa Usher, 2022

Abstract: Il volume di Massimo Marino racconta la storia e le opere di Giuliano Scabia (1935-2021), uno straordinario poeta, drammaturgo, narratore e affabulatore tra il Novecento e oggi. Dagli inizi degli anni Sessanta del Novecento Scabia ha rotto i canoni della tradizione teatrale, dilatando la scena, praticando un teatro a partecipazione che è andato nei manicomi, in paesi della montagna e della pianura, in quartieri periferici e centri storici di città, in festival internazionali. Scabia ha avuto un ruolo molto importante anche nelle azioni di Franco Basaglia degli anni Settanta, che hanno condotto alla chiusura dei vecchi manicomi con la legge 180 del 1978. Infatti portò a Trieste la sua idea di Teatro Vagante, che incontra e coinvolge il pubblico nelle strade e nelle piazze. Insieme ai ricoverati nell'Ospedale psichiatrico triestino fece nascere il Marco Cavallo. È un grande animale di cartapesta, che in una domenica di sole uscì nelle strade di Trieste accompagnato da un corteo entusiasta e invincibile di «matti», dottori, infermieri, volontari, studenti, abitanti di Trieste in una grande festa. Ha insegnato per più di trent'anni al Dams di Bologna, mettendo alla prova nei suoi corsi testi e convenzioni teatrali (il libro Scala e sentiero verso il paradiso, pubblicato postumo nel 2021 da La casa Usher, documenta questo percorso). È autore di numerose opere teatrali, poetiche e di narrativa, in gran parte pubblicate da Einaudi.

Oratorio Carmelo Bene
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MANGANARO, Jean-Paul

Oratorio Carmelo Bene / Jean-Paul Manganaro

Milano : Il saggiatore, 2022

La cultura ; 1553

Abstract: Un palco buio, un volto bianco, gli occhi come pozze nere. Le movenze scattanti, la voce profonda e le parole perentorie di Carmelo Bene. Ciò che la sua bocca carnosa, erotica, pronuncia è il frutto di un procedimento che senz'altro appartiene a una forma rivoluzionaria di arte. Poesia? Sì, quella di Dante, Majakovskij, Shakespeare. Eppure la carica è diversa, contemporanea; in ogni performance brucia il fiato del tempo presente, vibra un furore corporale, pancreatico. L'opera di Carmelo Bene ha attraversato un'intera epoca e ha segnato come poche altre le arti performative del nostro paese. Jean-Paul Manganaro ne compone un ritratto al vivo: "Oratorio Carmelo Bene" è romanzo, autobiografia, saggio letterario e tutte queste cose insieme. È l'opera che meglio può inglobare l'arte di Carmelo Bene perché è anch'essa arte, scrittura dalle infinite possibilità, lingua vivissima e materiale, eccesso e sfrontatezza. Un libro che ricrea tra le sue pagine lo choc di uno spettacolo di Carmelo Bene, trascinandoci verso «sensazioni impercepibili», un «nulla pieno» che ci colma e ci fa traboccare, e che infine è «un tutto che non ammette discorso».

Ombre cinesi
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COLLINS, Sophie

Ombre cinesi : 75 animali da fare con una o due mani / Sophie Collins

Firenze : Demetra, 2021

Abstract: Riscopri il fascino delle ombre cinesi Se pensate che per fare le ombre cinesi bastino due mani e un punto luce, probabilmente siete fermi alle due o tre forme classiche che avete imparato da piccoli. No: servono, ma non bastano. Per dare vita ai 75 animali mai visti prima - dall'alpaca all'orso bruno, dall'opossum al pavone - che imparerete a fare con le indicazioni di questo libro ci vogliono anche tecnica, flessibilità delle dita e tanta fantasia. Ce ne sono per tutti: dalle ombre più semplici fatte con una sola mano, per iniziare anche i più piccoli a questo magico mondo, a quelle più complesse che richiedono prove ed esercizio, per la soddisfazione anche degli adulti. Spiegazioni e disegni per 75 differenti ombre di animali. Con un'introduzione all'arte delle ombre e con tutti i segreti per ottenere i risultati più spettacolari. Un gioco antistress e senza tempo, divertente per grandi e piccini, che mette alla prova le abilità manuali e stimola l'immaginazione.

Lettere agli italiani
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Strehler, Giorgio

Lettere agli italiani / Giorgio Strehler ; prefazione di Ferruccio De Bortoli ; a cura di Giovanni Soresi

Milano : Il saggiatore, 2021

La cultura ; 1524

Abstract: «Credo che oggi si debba avere fiducia non tanto nella società, quanto piuttosto nell'essere umano. Nell'individuo. Deve esserci un modo per vivere un po' meglio.» Per tutta la vita Giorgio Strehler ha alternato alla carriera artistica l'impegno politico, con pari passione e ardore: oltre a essere stato un faro per la scena teatrale nazionale, infatti, per quasi mezzo secolo ha pubblicato articoli sui principali quotidiani italiani e ha militato nei partiti della sinistra, fino a essere eletto prima al Parlamento europeo e quindi al Senato, sempre intrecciando ai grandi eventi storici del secondo Novecento le proprie riflessioni e i propri vissuti. Le "Lettere agli italiani" raccolgono il fiore di questa lunga esperienza da intellettuale pubblico, il suo pensiero sull'eredità della Resistenza, sull'emergere del razzismo, sulla fine dell'Unione Sovietica, sulla necessità di unire culturalmente l'Europa in «un nuovo Umanesimo europeo» ancor prima che a livello di istituzioni, su Tangentopoli e sul crollo della Prima Repubblica, sul bisogno di giustizia e sugli eccessi del giustizialismo. Quelle di Strehler sono considerazioni mai banali e sempre espresse con coraggio, esponendosi in prima persona nelle assemblee e sulla carta stampata, all'interno delle quali trovano spazio inediti e intimi ritratti di luoghi e personaggi: dalla Trieste dell'infanzia alla tanto amata Milano, da Sandro Pertini a Norberto Bobbio, senza dimenticare il compagno di strada Paolo Grassi, con cui fondò il Piccolo Teatro. Queste pagine - arricchite dalla prefazione di Ferruccio de Bortoli - rappresentano una testimonianza unica di impegno civile e delle possibilità che ha l'arte di «agire tra le strade del mondo». Un invito che dal cuore del turbolento XX secolo giunge intatto sino a noi: perché il palcoscenico del presente torni a essere un luogo in cui la voce e le speranze degli uomini possano risuonare.

Gigi Proietti
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Moscati, Italo

Gigi Proietti : non mi trucco e so' Mandrake / Italo Moscati

Roma : Castelvecchi, 2021

Le polene

Abstract: «Gigi Proietti se n'è andato in fretta, troppo. È uscito dallo spettacolo come i colleghi Federico Fellini, Alberto Sordi, Carlo Lizzani. Nato nel 1940, era un ruscello fresco, un bell'atleta della durata, un pischello, un malandrino, con sorrisi in corsa. Non ha potuto battersi e vincere, fino in fondo, contro Roma: immobile, confusa, dominata da incapaci. Non come i suoi colleghi illustri, che avevano trovato continuità, successi, premi, protezioni nella Roma più corrotta di ieri e ieri l'altro. Avrebbe voluto impedire, allontanare la città da inganni, affarismi, pigrizia, bande, malaffare; ma doveva battersi contro le scene e gli schermi, cantare, giocare, soprattutto non farsi prendere dal deterioramento nelle abitudini. E poi, a un certo punto, non ce l'ha fatta più. Roma è rimasta sola? Sola, senza la forza dei suoi artisti, dei grandi nomi fondatori di avventure? Gigi si è impegnato nello spettacolo, nella televisione, nel teatro unendosi a personaggi come Carmelo Bene, alle avanguardie, ha fatto tutto e anche di più. Era impetuoso e irresistibile. Ha lavorato con passione, genialità. Ma si è trovato solo».

Corpo estraneo
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MARCHINI, Simona

Corpo estraneo : la mia vita tra arte, musica e teatro / Simona Marchini

Milano : Baldini+Castoldi, 2021

Le boe

Abstract: Comica amatissima, nonché regista, donna di teatro e amante della lirica, Simona Marchini si racconta per la prima volta in questa autobiografia che ha l'andatura di un monologo intenso e disincantato, recitato al lettore come una sorta di pièce teatrale inedita e risolutiva. Con lo stile dolceamaro e ironico cui ci ha abituato, Simona Marchini ripercorre in queste pagine le tappe di una vita fuori dagli schemi: l'infanzia vissuta nel segno della Resistenza in una famiglia comunista ed eccentrica; la fascinazione precoce per il mondo dello spettacolo e dell'arte, di cui fa esperienza sin da piccola, anche dalla galleria della Nuova Pesa aperta dal padre nel 1959 e di cui sarà lei stessa a occuparsi; le storie d'amore spesso infelici - celebre il suo matrimonio con Ciccio Cordova, l'allora capitano della Roma, al tempo in cui il padre di lei, Alvaro Marchini, era presidente della società - ma anche quelle fortunate e per cui valeva la pena aspettare; l'esperienza della maternità, del dolore e della perdita; e poi naturalmente l'approdo al teatro e alla televisione: l'esordio nel 1979 con Romolo Siena in A tutto gag col personaggio di Iside Martufoni e poi con Renzo Arbore in Quelli della notte nell'85, per cui inventò la "Signora Mia, guardi...". E poi le tournée teatrali, le esperienze di regia, i viaggi, le grandi amicizie, l'inventiva da sempre dimostrata nel proporre, nel creare, nel progettare un'offerta culturale di qualità nei teatri di tutta Italia. Senz'altro è un'artista sui generis che, dopo la laurea in Lettere moderne, non avendo seguito un percorso accademico tradizionale, spesso si è sentita come "un corpo estraneo" nel panorama teatrale, con tutta la fatica che comporta essere accettati e inclusi. Ma se c'è qualcosa di eccezionale in Simona Marchini, quello è il talento, la fantasia. E lo dimostra la lunga carriera e la stima di quanti l'hanno conosciuta e ammirata. Personalità complessa e da scoprire, attraverso le sue parole riusciamo a intravederne le tante sfaccettature e questo libro - che sa essere serioso e pieno di brio, ironico e dirompente proprio come lei, e che al languore del passato abbina un incrollabile entusiasmo per il futuro - ci restituisce il ritratto di un'attrice unica e irripetibile.

Edward Gordon Craig
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MANGO, Lorenzo

Edward Gordon Craig / Lorenzo Mango

Roma : Carocci, 2021

Bussole ; 638. Percorsi e dimensioni del teatro

Abstract: All'alba del Novecento, Edward Gordon Craig (1872-1966) intravede un teatro del tutto diverso da quello che si andava facendo, in cui il regista è l'unico autore, la scena diventa una scrittura e la dimensione visiva ha una funzione drammaturgica. Regista di pochi spettacoli che ebbero un effetto dirompente, Craig fu portatore di un pensiero teorico esplosivo che ridisegnò gli statuti del teatro come arte immaginandolo come il luogo in cui si incontrano l'utopia della visione artistica e la materialità del mestiere. Ricostruirne la figura è un modo per vedere come il teatro si avviò verso la sua modernità mirando a un futuro che si voleva fosse anche la sua autentica dimensione artistica. Perché quello che andava fatto, per Craig, non era riformarlo, il teatro, ma inventarlo daccapo.

Max Reinhardt
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Bellavia, Sonia

Max Reinhardt / Sonia Bellavia

Roma : Carocci, 2021

Bussole ; 639. Percorsi e dimensioni del teatro

Abstract: Max Reinhardt (1873-1943) è stato uno dei maggiori teatranti di primo Novecento. Attore, regista, impresario e pedagogo, si è cimentato con tutti i generi, lavorando sui grandi classici e sulla drammaturgia contemporanea, anche la più "scomoda". Ha dato vita ad allestimenti grandiosi e sfarzosi, al chiuso e all'aperto, in spazi intimi e immensi; sapendo servirsi in modo magistrale degli espedienti scenotecnici più innovativi così come di un palco nudo. Convinto assertore del binomio teatro-scuola, ha formato talenti memorabili (attori e registi, di cinema e di teatro) non solo in Europa, ma anche in America, dove - in quanto ebreo - emigrò dopo l'annessione dell'Austria alla Germania e dove morì. Il libro ne ripercorre la vita artistica, offrendo un ritratto sintetico, ma esaustivo, dell'ultimo "teatrarca".

Paesaggio con fratello rotto
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GUALTIERI, Mariangela

Paesaggio con fratello rotto / Mariangela Gualtieri

Torino : Einaudi, 2021

Collezione di teatro ; 454

Abstract: Da tanti anni sono vicino alla Valdoca, da tanti anni sento un'affinità di cammino e passione... ora in questo Paesaggio con fratello rotto ritrovo, magnificamente espressi, i motivi essenziali che ricorrono fin dai primi tentativi del 1983... il senso di una domanda... un incalzare di domande... quella della Valdoca è una poesia interrogativa... piú vicina a Leopardi che a Montale... è una poesia di tremore e di urgenza... e qui nel Paesaggio la Geisha, la Ragazza Uccello, il Macellaio incarnano tutto questo chiedere brancolante. «Che parto rifiutato ha fatto di noi solo un nome e un cognome?» «Che cosa fa di noi solo un grumo nello splendore del mondo?» Questo splendore intravisto, questa luce che ci spetta è il vero tema di Mariangela: un grido che esige la gioia e, per averla, esplora ogni nota del dolore. Ma cosa rende cosí originale il suo canto? È il fatto che una poesia come questa, una poesia di archetipi e di primordiali presenze, trova il proprio alfabeto nel palpito piú vivo della lingua attuale, in un udito attentissimo alla parola contemporanea... qui l'antico s'intreccia a qualcosa che pulsa nell'ora, a qualcosa che sta per accadere... cosí remoto da essere una profezia... il nostro fratello rotto... cosí remoto da essere imminente...

Quando il Preside portava il grembiulino
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BOSISIO, Paolo

Quando il Preside portava il grembiulino / Paolo Bosisio

Milano : ElectaJunior, 2021

Abstract: Paolo Bosisio ci spalanca le porte della sua memoria, fra momenti vissuti in classe e ricordi di famiglia. Guidati dalla sua voce diretta e sincera entriamo in un'Italia d'altri tempi, elegante e profumata d'inchiostro. Ma soprattutto possiamo rivivere tutto il fascino della scuola negli anni in cui il Preside indossava il grembiulino. Età di lettura: da 8 anni.

Meglio dal vivo che dal morto
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Rossi, Paolo <1953- >

Meglio dal vivo che dal morto / Paolo Rossi

Milano : Solferino, 2021

Stand up

Abstract: Paolo Rossi si confessa. Ma rende la sua confessione a una divinità molto particolare: il dio dei ladri, il Bardo William Shakespeare. Tutti gli attori, i commedianti, i contastorie sono infatti ladri: di aneddoti e di idee, di verità e anche di menzogne. Per questo, la «versione di Paolo» è una storia rigorosamente apocrifa e anarchica, disseminata di occasioni e tentazioni, botte date e prese, donne amate e lasciate, poco venerati maestri e pessime compagnie di giro, ideologie e avventure di una sera o di una vita annaffiate da sobrie acque toniche corrette gin. Perché è vero che Gesù alle lusinghe del peccato resistette quaranta giorni, «però lui stava nel deserto, William, nel deserto non c'è un cazzo! Io stavo nei night...». Dal ricordo tragicomico delle serate alle Feste dell'Unità al dialogo in sogno con Berlinguer, dalla paternità spiegata a san Giuseppe alla difficoltà di ritrovarsi proprietario di un cane lupo antidroga, dagli incidenti di scena recitando Beckett con Gaber e Jannacci all'ineffabile pranzo con il poeta comunista cubano, ogni capitolo mescola l'alto e il basso, il cabaret del Derby e il Riccardo III, in un monologo mozzafiato che ha il tono della commedia dell'arte e la velocità delle montagne russe. E che conclude, tra sorriso e nostalgia: «Per mettere ordine nella mia vita ci vorrebbe un governo tecnico».

Conversazione su Tiresia
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Videoregistrazioni: DVD

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Conversazione su Tiresia / di e con Andrea Camilleri ; regia teatrale Roberto Andò ; regia televisiva Stefano Vicario

[Roma] : Rai com, 2020

Abstract: Lo spettacolo tratta della storia di Tiresia, indovino cieco della mitologia greca, che si intreccia con la storia personale dello scrittore anche lui reso cieco dalla sua malattia. Nel corso della conversazione, Andrea Camilleri impersonando Tiresia dialoga con Omero, Orazio, Seneca, Sofocle, Dante Alighieri, Guillaume Apollinaire, T.S. Eliot, Virginia Woolf, Jorge Luis Borges, Ezra Pound, Cesare Pavese e Primo Levi nonché con Woody Allen che aveva fatto apparire Tiresia nel film La dea dell'amore, con Pier Paolo Pasolini che lo aveva fatto apparire nel film Edipo re e con i Genesis che lo avevano citato in The Cinema Show, il brano con cui si apre lo spettacolo.

Fare teatro con i piccolissimi
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Festa, Federica

Fare teatro con i piccolissimi : [laboratori teatrali con persone di due e tre anni] / Federica Festa

Roma : Audino, 2020

Taccuini ; 60

Abstract: Chi ha un bambino in famiglia scopre presto che non si è mai troppo piccoli per giocare a far finta. Già dai diciotto mesi il gioco simbolico è un istinto, un percorso naturale di conoscenza di sé e del mondo. Ecco allora che fare teatro con i bambini in età prescolare si rivela un'esperienza formativa importante, perché facendo leva sulle doti immaginative che sono proprie della prima infanzia favorisce lo sviluppo armonioso della persona e il senso di appartenenza al gruppo. Un libro dal taglio laboratoriale, che accompagna il lettore nelle tappe di sedici viaggi fantastici, illustrando un metodo originale che è frutto della lunga esperienza dell'autrice sul campo. Educatori, genitori e chiunque abbia a che fare con i bambini vi troveranno gli strumenti utili per costruire un percorso pedagogico che nutra le potenzialità dei piccoli destinatari e ne rafforzi l'autostima, permettendo loro di sperimentare com'è bello essere liberi di essere se stessi.