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Abstract: "Il catalogatore se ne sta solo e tapino nel suo ufficio, circondato da decine di scatole di libri da descrivere, sogget-tare e classificare. Per lui non c'è differenza e dedica, pazientemente, la stessa attenzione ai classici e alle puttanate contemporanee. Ogni tanto parla tra sé e sé, bofonchiando qualcosa, maledicendo il programma che non funziona o l'argomento del libro che, con tutta la sua buona volontà, non si capisce di che parli. Chiunque è stato catalogatore sa però qual è il vero dramma a cui, prima o poi, andrà incontro e cioè l'imbarazzo che si prova alla domanda: - Che lavoro fai ? - Il catalogatore - rispondi e lo sguardo di sorpresa con cui ti guardano non lascia dubbi. - Catalogatore? Ma che cazzo di lavoro è?". Disincantato e incantato assieme, assieme caustico e sereno. Commovente all'occorrenza, all'occorrenza irriverente. Un libro di piccoli quadretti per nulla innocui, sicuramente spiazzanti, talora indimenticabili.
Titolo e contributi: La solitudine del catalogatore / Angelo D'Adda
Pubblicazione: Ancona : Pequod, 2021
Descrizione fisica: 107 p. ; 20 cm
ISBN: 9788860681744
Data:2021
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
Sono presenti 1 copie, di cui 0 in prestito.
Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Desio | N DAD SOL | D-128719 | Su scaffale | Disponibile |
Ultime recensioni inserite
Ma che bella sorpresa questo collega di Melzo! Beh, devo dire che di catalografico c'è pochino, ma quelle piccole osservazioni di anni di esperienza biblioteconomica sono sempre simpatiche, genuine, finanche pungenti! La maggior parte del testo, invece, si dipana tra ricordi d'infanzia del nostro nume tutelare, l'Adda, il folclore famigliare e toccanti osservazioni tanatologiche senz'altro autobiografiche.
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