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Abstract: Tra sciovinismo e imbrogli, il Tour de France della Belle Époque stava morendo per asfissia. Alphonse Steinès, un giovane giornalista, gli fece allora il più bello dei regali: la montagna, salvatrice della corsa. Aria buona, altitudine, bellezza, eroismo: la di cui il Tour aveva bisogno. La montagna salva la gara e la perpetua, grazie alle imprese di Pottier, Lapize o Georget, allo stile di Christophe, Vietto, Gimondi, Bobet, Merckx, Hinault e Armstrong, alle sontuose sfide tra Coppi e Bartali, Poulidor e Anquetil, Fignon e LeMonde, Ocana, Bahamontes, Virenque e Pantani. Dieci generazioni di campioni si sono misurate sull'Alpe-d'Huez, sul Ballon d'Alsace, sull'Aubisque, sul Galibier, sull'lzoard, sul Puy de Dòme, sul Tourmalet e sul Ventoux. Perché è qui, tutti gli anni, che la leggenda si riaccende, che ricomincia il corpo a corpo tra il campione e la natura. E in Italia? Negli anni nascono le leggende dello Stelvio di Coppi, del Gavia di Massignan, delle Tre Cime di Lavaredo di Merckx e del Mortirolo di Pantani. Leggende tutte da leggere, tutte da riscoprire. Lassù il soffio della montagna rimbalza, gli spettatori accorrono in massa, l'au-ditel esplode, le imprese si incrociano con i drammi. Attenzione, si comincia a fare sul serio. Le ali delle aquile e degli angeli fremono. Salite anche voi...
Titolo e contributi: Le grandi montagne del ciclismo
Pubblicazione: Milano : Libreria dello sport, 2006
Descrizione fisica: 269 p. : ill. ; 32 cm
ISBN: 8886753977
Data:2006
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
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