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Milano : Rizzoli, 2003
Abstract: Un piccolo raffinato college nel Vermont. Cinque ragazzi ricchi e viziati e il loro insegnante di greco antico, un esteta che esercita sugli allievi una forte seduzione spirituale. A loro si aggiunge un giovane piccolo borghese squattrinato. In pigri weekend consumati tra gli stordimenti di alcol, droga e sottili giochi d'amore, torna a galla il ricordo di un crimine di inaudita violenza. Per nascondere il quale è ora necessario commeterne un altro ancora più spietato...
21 marzo 2023 alle 21:17
Un piccolo e raffinato college del Vermont, cinque ragazzi abbienti e uno stravagante professore di greco. Un'élite di giovani che vivono di eccessi, tra studi classici, riti dionisiaci e segreti. Fino a che una notte di sangue e violenza fa crollare il loro mondo fallace.
Una storia di ragazzi che vivono al limite, che non hanno paura di niente, che vedono la realtà attraverso una lente distorta. Giovani ricchi e arroganti che non hanno nulla da perdere, nemmeno quando le cose si trovano sull'orlo del baratro. C'è Francis, che nasconde la sua omosessualità; Charles, che non rinuncia a un bicchiere di whisky; Henry, spietato e pragmatico; Camilla, che viene sballottata da un ragazzo all'altro; e Bunny, che ha sempre vissuto di rendita. E poi Richard, il narratore, incapace di capire cosa è giusto e cosa non lo è.
È difficile parlare di questo libro: in alcuni momenti lo avrei letto per ore, in altri l'ho odiato. La scrittura della Tartt è caratterizzata da un linguaggio prolisso che fa sì che il libro sia così grande; potrebbe avere duecento pagine in meno. Le atmosfere sono avvolgenti e dipingono una scuola lugubre, misteriosa. Oltre alle descrizioni infinite, però, c'è un altro aspetto che mi ha lasciata perplessa: i personaggi. Perché non cambiano. Non migliorano, non evolvono, e quando si gira l'ultima pagina sono le stesse persone scostanti e viziate che erano all'inizio. Questo aspetto mi ha lasciata piuttosto perplessa.
Il mistero è solo una piccola parte del racconto. Ho letto molte recensioni in cui si consigliava di stringere i denti, che la parte migliore sarebbe arrivata, eppure io non l'ho trovata. Tutta la storia, anche in quei brevi passaggi di evoluzione, mi è parsa una transizione. I presupposti per un romanzo che facesse breccia c'erano, purtroppo per me non è stato così.
"Riteniamo di avere molti desideri, ma in realtà ne abbiamo solo uno. Vivere per sempre."
3/5 ⭐
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