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Milano : Bompiani, 1997
Abstract: Il testo è costituito da una serie di biglietti scritti per gli amici ma in realtà per se stesso, per fare il punto sulla sua anima tormentata. Ad ogni biglietto corrisponde un'ora del giorno o della notte, a comporre quindi una sorta di calendario interiore, una mappa del profondo. Sono riflessioni/monologhi sul senso del viaggiare, sul dolore dell'abbandono, sulla necessità di imparare ad amare se stessi per superare ogni crisi di identificazione. addirittura contro il suo autore, Julian Barnes e contro il suo desiderio di scrivere una biografia dello scrittore.
26 agosto 2021 alle 22:58
La lettura del libro, un insieme di biglietti e pensieri, può essere portata a termine in breve termine. Scorrevole, piacevole e - talvolta- intenso. L’insufficiente conoscenza dell’autore, e la conseguente impossibilità di contestualizzare l’insieme di lettere, non ha permesso di apprezzare pienamente la lettura.
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